Negli ultimi giorni i media (tradizionali e non), hanno fatto il pieno di illazioni e commenti piu o meno caustici, a seguito della deludente partita di sabato scorso contro il Fire di Chicago.
Sembra infatti che dopo soli sei incontri con un rendimento della squadra a dir poco altalenante, sia già cominciato il toto-allenatore, con il tecnico greco sulla graticola e reo principalmente di non aver ancora compreso appieno “come funzionano le cose a Montreal” e di dare l’impressione di non avere le idee troppo chiare su come disporre la squadra in campo.
Alcuni hanno anche ironicamente ricordato che Jesse Marsch e Marco Schällibaum sono ancora sul libro paga di Joey Saputo e che lo stesso presidente nella conferenza stampa di fine stagione scorsa non sembrava affatto turbato di pagare più di un tecnico…
Premetto che anche se tutti questi discorsi mi sembrano alquanto prematuri (e campati in aria), un rapido cambiamento di direzione è assolutamente necessario (leggi una vittoria). Direi inoltre che la situazione si può analizzare sotto differenti punti di vista.
Vediamo quali, partendo dal reparto arretrato.
Molti sono concordi nel dire che Ouimette sia stato il migliore in campo nell’ultima partita, fornendo una marcia in piú alla difesa. Assodato il fatto che la sua velocità abbia notevolmente agevolato anche il lavoro di Ferrari, bisogna all’opposto sottolineare come le prestazioni di Camara nelle altre partite abbiamo dimostrato chiaramente come il francese non sia a suo agio nella posizione di difensore centrale (e posso solo immaginare cosa portrebbero la rapidità e la potenza di Rivas). L’altra nota positiva viene dal rendimento costante di Miller, mentre mi lasciano ancora perplesso le prestazioni di Pierce, che sembra giocare con troppa sufficienza. Che sia arrivato il momento di rispolverare Brovsky sulla fascia?
Saltiamo direttamente in attacco, dove si sono visti promettenti lampi d’intesa tra Di Vaio e McInerney, che potranno consolidarsi solo con l’andare dei minuti giocati insieme avendo naturalmente il coraggio di schierare due punte.
Veniamo infine al centrocampo, tallone d’Achille della formazione di Klopas, con un rombo decisamente carente per quel che riguarda la fase difensiva. È evidente come non si possa prescindere dalla spinta che Mapp offre sulla fascia destra ma anche dall’imprevedibilità creativa di Felipe o Romero. Ciò premesso, a me sembra comunque azzardato schierarli sempre e comunque entrambi contemporaneamente. Alcune situazioni pericolose si possono disinnescare semplicemente utilizzando Bernier e Bernardello (o Camara) a centrocampo dal primo minuto, cosa poi puntualmente verificatasi ma con evidente ritardo ad inizio ripresa.
Spero di sbagliarmi, ma che il capitano non sia nelle nelle grazie del tecnico? Ad una domanda specifica in questo senso durante l’ultima conferenza stampa, Klopas ha liquidato la questione spiegando come Bernier non fosse ancora pronto fisicamente.
L’enigmatica scelta del tecnico di utilizzare Warner in tutte le salse invece segue una logica tutta sua che rimane oscura alla maggior parte degli osservatori, se non a tutti…
Al contrario dello scorso anno, la panchina sembra finalmente offrire soluzioni e alternative in tutti i reparti. La scelta finale resta comunque sempre quella dell’allenatore con tutte le conseguenze del caso, ma visto che si tratta sempre di una questione di equilibrio, sembra probabile che già dalla partita contro lo Sporting si torni al modulo ad una punta, con un centrocampo meglio attrezzato per difendere.
Il rischio però è quello di lasciare Di Vaio o in alternativa McInerney, troppo isolati in avanti. Sperando anche che le amnesie sui calci piazzati siano per il momento terminate.
La partita sarà trasmessa su TVA Sports e TSN Radio 690 sabato a partire dalle 20:30.
Non mancheranno naturalmente i miei commenti su Twitter (parola chiave #IMFC @GianniCFMB).
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