Siamo gia’ alla frutta? Credo e spero di no…

L’inizio di ogni stagione nello sport professionistico qui in Nord America (calcio o altro, dove non ci sono retrocessioni), dovrebbe essere sempre carico di ottimismo e buoni propositi. Quello che ne esce invece dalla tavola rotonda (anzi, ovale) di oggi con il Presidente dell’Impact Joey Saputo, è piuttosto un ritratto in chiaro-scuro della situazione attuale del Club.
Se da una parte i nuovi arrivi di giocatori, dirigenti e amministratori hanno portato una ventata di cambiamento ben recepita da tifosi e addetti ai lavori, non è certo sfuggito ai presenti il tono alquanto realista (pessimistico?) per alcuni aspetti, soprattutto finanziari e di affluenza di pubblico, che Joey Saputo con la consueta franchezza, non ha mancato di sottolineare.

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La campagna acquisti è stata a mio giudizio sin qui alquanto buona, ma manca chiaramente al momento l’acuto: l’arrivo di un nome di risonanza mondiale che avrebbe scatenato l’entusiasmo dei tifosi e riempito sia lo Stadio Olimpico per il quarto di finale di Champions, che il Saputo Stadium per la stagione al completo.

Il grido d’allarme di Joey Saputo nei confronti delle cifre assolutamente folli di alcuni ingaggi (vedi Giovinco, Dempsey, Bradley etc…), si è spento contro le spallucce fatte dal Commissario Don Garber, al quale invece queste cifre piacciono, eccome! Quello che conta (dice lui) è la visibilità della MLS. Certo che se poi si rischia di fare la fine della Liga spagnola o della Ligue 1 dove 2 squadre la fanno da padrone mentre gli altri stanno a guardare, allora è meglio andare a giocare a bocce. Joey Saputo ha anche chiarito alcuni restroscena del caso Gilardino, che aveva gia’ accettato di giocare qui da noi per poi essere dirottato a Firenze a causa di un mancato accordo con il Guangzhou Evergrande, per soffermarsi poi molto brevemente sui rumors concernenti Di Natale, fatti circolare ad arte probabilmente per alzare la posta dell’ultimo ingaggio della carriera del giocatore in forza all’Udinese.
Una cosa comunque appare a tutti evidentissima: rimpiazzare Marco Di Vaio (sia sul campo che fuori) è un’ impresa titanica. L’Impact ci sta seriamente provando, ma l’appeal di Montreal sta lentamente ma inesorabilmente scemando anche a causa di fattori che il Club non puo’ assolutamente controllare. Se aggiungiamo poi che JS ha affermato chiaro e tondo che non si fara’ trascinare in questo turbinio finanziariamente scellerato di offerte sconsiderate, allora il quadro è completo e alquanto desolante.

Qui l’audio completo dell’incontro di circa un’ora. Giudicate voi:

Si sa che i tifosi montrealesi (di tutti gli sport) sono «bipolari»: quando si vince “ça sent la coupe!”, mentre quando si perde “tout le monde est pourri…”.

Ci si può attaccare a diverse considerazioni, come ad esempio il trattamento da pària riservato al calcio dai grandi media, oppure al fatto che al momento la strategia di marketing del Club non è ancora veramente chiara (dovrebbe partire presto la nuova campagna pubblicitaria), o anche che la citta’ di Montreal (sindaco in testa) sembra piu’ interessata ad un ipotetico ritorno del baseball…
Nel frattempo Impact e Alouettes arrancano, cercando di strappare qualche spettatore all’hockey su ghiaccio. Tra l’altro i Canadiens non vincono un tubo da oltre 20 anni (stagione 1992/93), ma se continuano ad attirare pubblico senza problemi un motivo deve pur esserci.

Una cosa è certa: la miglior medicina per risolvere questa situazione non troppo allegra è una squadra vincente e se Klopas ed i suoi uomini saranno in grado di inanellare una serie di vittorie convincenti a partire dall’andata Champion League, allora si potrebbe cominciare ad intravedere la luce in fondo al tunnel.

In ogni caso questo tifoso su Twitter ha capito cosa bisogna fare:

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Giornalista radiofonico ed informatico, residente a Montreal e appassionato di calcio, giocato e parlato. Inviato della radio italiana di Montreal CFMB 1280, www.cfmb.ca agli incontri del CF Montreal nel campionato della Major League Soccer.

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Pubblicato su Stagione 2015
One comment on “Siamo gia’ alla frutta? Credo e spero di no…
  1. Maurizio F. ha detto:

    Carissimo…..Una stragrande maggioranza della tifoseria VIA #IMFC é italiana..su questo non ci sono dubbi….Quindi, da buon intenditori, per vendere il calcio in Nord America ed in particolare in questa città ci vuole solo la medicina dei RI SUL TA TI! Di certo non una compagine di brocchi. Saputo é giunto in MLS con trombe, trombette e fanfare dicendo chiaramente che questa é una città di vincenti (da rivedere l’intervista di qualche anno fa). Bene. Che mantenga la parola e non ci prenda più’ per i fondelli. L’IMFC avrà comunque il mio APPOGGIO per un altro anno… poi, se mi faranno incazzare, l’appoggio diventerà quello della serie “RoccoSiffredi in MLS”!

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