Questo articolo appare solo ora a causa del “Ferrari gate”: http://wp.me/p2CVPB-1kU
Sembra che in seguito al “post mortem” dell’Impact, tutti abbiano una ricetta per risolvere i problemi. Diciamo che tutti i commenti (o quasi) espressi durante questo esercizio fatto da dirigenti e giocatori, sono stati piu’ o meno scontati.
Non scopro certo io che la città di Montreal ha dei tifosi alquanto esigenti ma soprattutto volubili. Quando la squadra va bene, tutti sono pronti a saltare sul carro dei vincitori (media compresi), salvo poi scenderne in tutta fretta quando le cose peggiorano. È incredibile pero’ vedere e sentire alcuni “Soloni” dei media locali lanciarsi in proclami e soluzioni piu’ o meno campate in aria per colmare le lacune implacabilmente affiorate quest’anno, soprattutto per mancanza di leadership in campo e fuori (concetto ripreso piu’ volte dai giocatori durante la conferenza stampa).
La situazione è complessa e gettare la croce addosso a questo o a quello non serve a granchè. Bisogna partire dal presupposto che per creare una squadra vincente ci vuole tempo, talento e soldi spesi bene. Cambiare tanto per cambiare com’è stato fatto recentemente non serve a granché. Bisogna purtroppo constatare alla luce dei risultati, che molte decisioni non sono state pianificate a dovere. l’Impact è un’ organizzazione giovane (nella contesto della MLS) e sta’ facendo un lavoro di costruzione complesso e costoso, sia a livello di immagine sia a livello di portafogli.
I campioni (in campo e fuori) non crescono sugli alberi e non mi sembra di vedere in giro tantissimi Marco Di Vaio a disposizione… Tra l’altro gli stessi che alla luce dei 2 anni e mezzo passati a Montreal incensano ora il bomber romano, sono gli stessi che durante i primi mesi hanno commentato in maniera piuttosto acida la mancanza di gol e di forma del giocatore italiano (che arrivava da una stagione completa in Serie A, ndr), e che spingono per nomi a destra e manca solo per dare aria alle gengive.
Vedere lo stadio semi-vuoto per l’ultima partita di Marco Di Vaio mi ha lasciato addosso molta malinconia e rabbia. Dimostra in maniera lampante la mancanza di cultura calcistica in questa citta’ (a tutti i livelli), ma anche questa è una cosa che non si costruisce dall’oggi all’indomani.
Un esempio? Quando ho diffuso a settembre su Twitter la notizia della partecipazione di Joey Saputo alla cordata per l’acquisto del Bologna, ho sentito dei commenti da parte degli “addetti ai lavori del tipo: “ma perche va ad acquistare una squadra in italia e non spende i soldi qui?” Ecco, in questo tipo di atteggiamento c’è tutta la limitatezza della copertura mediatica del calcio qui da noi. Ma se da un lato i media devono fare un mea-culpa evidente, dall’altro è chiaro che la strategia di marketing del Club non funziona. Non credo che la soluzione piu’ semplice sia quella di aspendere milioni per avere una squadra piena di grandi nomi (Toronto insegna), certo é che con l’attuale organico non si va’ da nessuna parte e aver vinto il campionato canadese ed essere arrivati ai quarti di Champions League deve solo servire da stimolo per la stagione prossima e bisognerà da parte del Club anche imparare a vendere lo “spettacolo calcio”.
Come ho spesso ripetuto quest’anno, meno male che nella MLS non si retrocede…
CalcioMLSMontreal tornerà con la ripresa della stagione 2015, ma sarò naturalmente presente su Twitter per commentare eventuali notizie che riguardano l’Impact.
Grazie a tutti i miei lettori worldwide!
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